Un
individuo con scarso potere di concentrazione risulterà passivo in ogni aspetto
della vita. Una persona con una buona memoria conosce il valore del potere di
concentrazione. Se ricordiamo le cose e gli eventi, è perché li conserviamo
nella memoria, che dipende dall’attività neurologica della corteccia cerebrale.
Tale attività ci aiuta a ricordare le attività, affinché prendiamo coscienza
della sua esistenza. Se il cervello subisce danni per un incidente o sviluppa
cattive abitudini a causa del consumo di droghe o alcolici, la memoria e il
potere di concentrazione si indeboliscono.
La memoria
è la base di qualsiasi azione e può svilupparsi grazie alla concentrazione, ma
se il cervello non si riposa, finiremo con l’avere difficoltà a ricordare le
cose e la capacità di concentrazione diminuirà. La memoria può essere allenata
tramite la concentrazione, ma tutto dipende dallo stato mentale dell’individuo.
La memoria non può restituire fatti mai accaduti e, analogamente, se un evento
ci è sconosciuto, non potremo applicare la capacità di concentrazione. Il
cervello è incapace di concentrarsi su ciò che sfugge e si dimentica in fretta.
Ad esempio, non ricordiamo le lezioni scolastiche perché non ci concentriamo
nello studio. La capacità di trattenere informazioni risiede nel cervello e si
ottiene tramite l’abitudine alla concentrazione. Una volta che la
concentrazione sarà diventata abituale, sarà più facile per il nostro cervello
ripetere qualsiasi azione.
Le leggi
della buona memoria
Dimentichiamo
il passato perché è più difficile ricordare che memorizzare e ci dimentichiamo
dei nomi che non usiamo spesso. Lo sviluppo di una buona memoria ha delle
regole ben precise. La legge dell’associazione e la capacità di concentrazione
sono fondamentali e da queste regole dipende la struttura della memoria. Più si
ricorda e ci si concentra su un fatto, più questo penetrerà nella mente
cosciente. La nostra memoria si fissa nella legge della concentrazione. Più
connessioni neuronali si stabiliscono e più verranno ricordati fatti e nozioni.
Il corrispettivo di tale legge dal punto di vista della mente è: concentrandosi
su un’attività, la memoria si sviluppa e possiamo ricordarci di fatti e nozioni
con più precisione.
Una mente
più concentrata ha più potere di una mente che tende a perdersi e divagare.
Concentrarsi significa sviluppare un’intensa attenzione verso un unico oggetto,
invece che dedicarsi a diverse attività contemporaneamente. Quando si imparano
a memoria le poesie, si tende a farlo concentrandosi su ogni singolo verso. Ma
la memoria si cancella rapidamente, perciò bisogna concentrarsi molto
intensamente. Se ripassate con attenzione cose importanti, queste si
manifesteranno in modo da essere ricordate con più facilità e a lungo. La
nostra memoria può risultare efficace per captare certe informazioni, meno per
ritenerne altre. Pertanto, dobbiamo essere consapevoli che la concentrazione
per aumentare la memoria è importante ai fini del risultato complessivo. Le
regole generali relative alla concentrazione dovranno farci acquisire migliori
tecniche per imparare a memorizzare.
Concentrare
la mente per memorizzare
Esistono
tecniche per sviluppare una buona memoria? Concentrare la mente su ciò che
ricordiamo più facilmente e associarlo con concetti importanti favorisce una
buona memoria. Pertanto, l’arte di ricordare corrisponde all’arte di
concentrarsi. Per un politico è più importante concentrarsi sui volti, che
imparare a memoria l’atlante; mentre per un avvocato è più importante
concentrarsi sui dettagli di un caso, anziché dedicare attenzione all’attualità
sportiva. La nostra professione determina gran parte di ciò su cui si concentra
il nostro cervello. Rispetto a ciò che ricordiamo, le attività quotidiane
costituiscono l’elemento preponderante sul quale si concentra la nostra mente.
Quando pensiamo con attenzione ai nostri interessi, facciamo una maggiore
quantità di associazioni. Questa attività avrà sempre luogo nel nostro
cervello, contribuendo in modo importante allo sviluppo di una buona memoria.
E’ evidente che quando ci sentiamo più coinvolti in una qualsiasi situazione,
il nostro potere di concentrazione si intensifica. Ad esempio: un avvocato
memorizza tante informazioni per lavoro, che però, chiuso il caso, presto
perdono di rilevanza. Ciononostante, i principi legali sono aspetti che un
avvocato non può dimenticare, poiché sono il risultato di una sforzo di
apprendimento che si applica caso per caso. Si tratta dunque di aspetti
importanti che non necessitano di indicazioni speciali per essere ricordate.
Esistono molti
metodi per allenare la memoria, ma non tutti risultano efficaci. La legge della
memorizzazione e la capacità di concentrazione si basano sull’attività
cerebrale. L’unico metodo semplice per avere una buona memoria è sviluppare la
capacità di concentrazione. Inoltre, dal momento che tale tecnica ci fornisce
enormi vantaggi, finiamo per esserne dipendenti.
Le
informazioni che studiamo in fretta sono più difficili da conservare
Niente può
sostituire la funzione della nostra memoria, eppure continuiamo ad avere molti
pensieri importanti privi di associazioni nel nostro cervello. Se
gli elementi del “tutto” non sono correlati, tendiamo a ricordare solo alcuni
aspetti importanti, ma non consideriamo la totalità. Esempi in
tal senso sono le tabelline, alcuni avvenimenti, nomi, numeri, indicazioni e
impegni di varia natura, ovvero cose che si ricordano subito non appena
servono. In genere, li associamo con sufficiente chiarezza per ricordarli con
precisione, eppure, nel momento in cui titubiamo nel fare l’associazione,
sbagliamo. Per ricordarci i nostri obblighi dobbiamo concentrarci.
Un’altra
condizione significativa del nostro potere di concentrazione è l’impressione
creata. Un’attività sulla quale ci concentriamo più volte si imprime meglio
nella mente, grazie al processo della ripetizione costante. E’ dimostrato
infatti che ripetere una cosa più volte aumenta la concentrazione. Quando
dimentichiamo le cose appena iniziamo a ripeterle, dobbiamo ripetere lo sforzo
di concentrazione. Il sistema migliore consiste nel ripeterle un determinato
numero di volte, quindi rilassarsi e tornare poi a concentrarsi, per imprimere
ciò che si sta memorizzando. E’ dimostrato che se facciamo una pausa dopo ogni
sforzo di memorizzazione, le cose si mettono a fuoco con più precisione. E’ un
fatto sorprendente ma vero, tanto che la memorizzazione avviene anche dormendo.
Il ricordo
è la funzione della memoria
Il sangue
aiuta a ricostruire le cellule e se il metabolismo cellulare è costante e
salutare, la memoria ha più capacità di concentrazione. Il processo di
memorizzazione è volontario e non si ottiene solo con lo studio approfondito, a
meno che non lo si pratichi applicando la capacità di concentrazione. Ciò
significa inoltre che se concentriamo la mente in attività quali quelle citate
in precedenza, saremo pronti a ripeterle ogni qualvolta se ne presenti
l’occasione. Tale caratteristica della modificazione
nervosa consente una maggiore capacità di trattenere informazioni.
Ciononostante, non è questa la dote che fa sì che alcune persone abbiano una
memoria formidabile. L’elemento fondamentale è la concentrazione nelle
“impressioni” e nell’osservazione.
Per
realizzare il compito della memoria, bisogna ricordare i fatti. Ricordare è
l’obiettivo della memoria e tutto ciò che vi imprimiamo viene utilizzato nella
concentrazione.
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